I funghi porcini sono una ghiottoneria che abbonda nella tradizione italiana, motivo per cui questi ingredienti vengono annoverati in moltissime ricette del Bel Paese. Sicuramente parliamo di un cibo particolare che non può essere cucinato in grandi dosi e, soprattutto, consumato tutti i giorni poiché i funghi richiedono un loro dispendio energetico anche a fini digestivi.
Dobbiamo poi ricordarci che il primo organo ad essere imputato nello smaltimento dei funghi è proprio il fegato, che verrà coinvolto attivamente nell’intero processo digestivo, in quanto sarà proprio lui a scindere le molecole che compongono i funghi. Ma quali sono, alla fine, gli effetti che si vanno a riversare su questo organo a seguito del consumo di questi alimenti? Ecco che cosa abbiamo scoperto.
Qualche curiosità sui funghi porcini
Quando parliamo di funghi porcini facciamo riferimento ad una tipologia di fungo ben precisa che si distingue per il suo aspetto davvero particolare. I funghi in questione, infatti, sono i più diffusi su tutto il territorio e allo stesso tempo si contraddistinguono per un grande cappello tendente al marrone e al beige e un gambo che può essere più o meno consistente e carnoso e che solitamente è presente nelle sfumature del bianco. Ovviamente non ci sono solamente questi funghi con tali caratteristiche ed è per questo che possiamo affidarci al loro consumo solo se dietro parola di un esperto. Gli esemplari più grandi possono pesare diversi chili mentre quando il fungo tende ad invecchiare compaiono delle macchioline gialle o verdi che si insinuano soprattutto sulle estremità dell’esemplare in questione.
Sotto il punto di vista nutrizionale i funghi sono ricchi d’acqua, ma contengono anche una grande percentuale di proteine, carboidrati, glucidi, grassi e sostanze che fanno davvero bene alla salute come ad esempio il glicogeno e diverse tipologie di fibre. Si dice inoltre che il loro consumo possa favorire la funzionalità tiroidea e che vada a garantire il giusto apporto di vitamine anche nei soggetti in cui il sistema immunitario potrebbe peccare.
Quali effetti hanno i funghi porcini sul fegato?
Fino a poco tempo fa si pensava che i funghi porcini fossero pericolosi in quanto tali, ma che il pericolo più grande legato al consumo di questo prodotto fosse quello che in qualche modo va a colpire da vicino il fegato. Secondo alcuni studi, infatti, consumare questi alimenti poteva mettere in seria difficoltà questo organo, il quale si sarebbe dovuto impegnare oltremodo durante le varie fasi della digestione. In realtà dobbiamo sapere che:
- Si tratta di una credenza popolare
- Non esiste un fondamento scientifico
- Sono utili per contrastare il livello di colesterolo
Ancora una volta siamo di fronte ad un’affermazione che non è stata in alcun modo verificata e che proprio per questa ragione risulta essere priva di ogni tipo di verifica o fondamento scientifico. Dire che il fegato possa presentare dei danni a seguito del consumo di funghi porcini è quindi un’eresia poiché si tratta di una credenza popolare che ci viene trasmessa con l’avanzare delle generazioni, ma che a quanto pare non risulterebbe per nulla veritiera.
Possiamo invece dire che il consumo di funghi, seppur controllato e non assiduo, possa arrecare diversi benefici all’uomo come ad esempio l’abbassamento dei livelli di colesterolo cattivo, in quanto le fibre contenute nei funghi vanno a contrastare la produzione di questo elemento. Per non parlare poi di tutti quegli alimenti che, invece, causano davvero diversi danni al fegato e, forse, anche di più rispetto a quelli che un fungo potrebbe commettere.