Gli oleandri sono sicuramente dei protagonisti indiscussi della macchia mediterranea, che possiamo trovare in tantissimi giardini e aiuole italiane con varie sfumature. Si tratta di una pianta molto resistente e vigorose ed è scelta soprattutto perché richiede poche attenzioni e cure, bisogna però fare attenzione alla sua velenosità, per tale motivo non è adatta a tutti i luoghi.
Sono anche apprezzati per il loro profumo che si sprigiona soprattutto durante l’estate ma anche per il fogliame sempre verde, richiedendo pochi interventi durante l’anno e quindi delle cure molto semplici. In questo articolo andremo a vedere come prenderci cura dell’oleandro e soprattutto qual è il momento adatto per piantarlo, così da ottenere dei bellissimi fiori.
Caratteristiche degli oleandri
Gli oleandri sono degli arbusti che hanno dei fiori molto profumati e si tratta di una pianta estremamente diffusa in Italia, infatti è molto frequente vederlo negli spazi pubblici, nei giardini e nelle aiuole proprio perché riescono a resistere molto bene alle varie condizioni climatiche e atmosferiche. Si tratta di una pianta originaria dell’Asia ma che ad oggi cresce spontaneamente nel bacino del Mediterraneo.
Le foglie sono di forma ovale, lunghe e con un colore verde scuro, mentre i fiori possono variare dal bianco a rosa ed arrivare fino ad alcune sfumature di rosso. Esso può essere coltivato sia in terra che in vaso e non ha bisogno di molte cure se non per i primi due anni di vita.
Quando piantare gli oleandri: ecco il periodo adatto
il periodo più adatto per piantare un oleandro e sicuramente tra ottobre e aprile, ovviamente ciò dipende molto dal clima in cui si abita. Infatti esso non sopporta dei climi troppo rigidi ma preferisce il clima mediterraneo e costiero, ma in ogni caso resiste anche fino a 5 °C, dopodiché è opportuno andare a proteggere la pianta. Andiamo quindi a vedere cosa serve per la coltivazione di questa pianta:
- Si può utilizzare un terriccio universale;
- nei primi anni di vita, è consigliato spargere concime granulare all’inizio della primavera;
- per le piante coltivate in vaso è opportuno andare a cambiare il terreno ogni anno.
Durante la fioritura è consigliato aggiungere del concime liquido ogni 20 giorni, così da andare a sopportare la resistenza della pianta. Non ha particolare esigenze di annaffiatura ma soprattutto durante i primi anni di crescita e in estate è importante annaffiare minimo due volte al mese, ciò con il tempo dovrà essere sempre meno.
Questa pianta è velenosa e molto pericolosa, infatti se ingerita può andare a provocare un arresto cardiocircolatorio. Quindi si tratta di una pianta pericolosa sia per l’uomo che per gli animali. Proprio per tale motivo, quando si maneggia questa pianta è opportuno andare ad utilizzare i guanti, non bisogna bruciare le radici o i rami e non bisogna gettare i fiori e i rami secchi in modo imprudente e soprattutto si devono pulire molto bene gli altri utilizzati.